La vita avventurosa di un oggetto sbagliato

Astemio è un vaso in vetro trasparente dalla forma curiosa, proprio come la sua storia creativa. Come molti oggetti che devono la loro esistenza a piccole anomalie di percorso, Astemio nasce da un fortuito errore di proporzioni nel disegno di un decanter destinato a esaltare le note migliori di un vino corposo.

A dispetto, o forse grazie, alla sua irregolarità tecnica, la forma ispirava una grazia singolare, naturalmente iperbolica, come accade spesso nei progetti dei due autori, che condividono un innato senso per l'equilibrio, a volte sfiorando il paradosso, altre volte l'astrazione assoluta. Proprio per questa sua anima stravagante che trascende la funzione per avvicinarsi ad altri universi di senso, il progetto diventa un oggetto reale e intreccia la sua storia con la tradizione italiana del vetro soffiato a bocca.

Realizzato in borosilicato 3.3 – il vetro più puro, trasparente e resistente agli shock termici – e forgiato a mano dai maestri vetrai, Astemio aggiunge alla particolarità del suo disegno l’unicità della sua essenza artigianale. Così, un po’ per caso, un po’ per sfida creativa, si trova a raccontare la relazione, a volte imprevedibile, tra funzionalità, forma e bellezza. È un vaso per contenere un fiore, un vetro da collezione, una stravagante ampolla magica… può avere mille vite. Ha questo nome perché, semplicemente, il vino non era nel suo destino.